Eccoci ancora a parlare di tabelle nutrizionali e di come leggerle al meglio.
Al nostro appello mancano le famose RDA, cioè la dose giornaliera consigliata. Non so se avete fatto caso che in molte tabelle sono riportati diversi micronutrienti (ferro,vitamina B…) e questa percentuale, che ci comunica quale percentuale contiene il prodotto, rispetto alla quota che dovremmo assumerne ogni giorno.
Per quanto possano essere dati importanti, non lo sono per tutti. Il solo fatto di avere uno stile alimentare bilanciato e vario, è sufficiente ad apportare ogni micronutriente necessario.
Detto questo, ci sono però delle persone che hanno necessità di ridurre l’assunzione di uno di questi micronutrienti oppure di aumentarla. In questi casi può essere importante verificare queste percentuali, tenendo conto che:
- – una valore inferiore o uguale a 5% RDA è bassa
- – un valore superiore o uguale a 20% RDA è alto.
Con queste due distinzioni nette, sarà semplice comprendere quale prodotto è adatto a noi, qualora avessimo necessità di ridurre o aumentare l’assunzione di un particolare nutriente.
Al di là di questi casi, resta sempre più importante controllare:
- – per prima cosa gli zuccheri, in termini di quantità e di tipologia
- – seconda cosa la quota di proteine
- – terzo la quota di grassi saturi
- – il contenuto di sale.
Faccio però una precisazione, che mi nasce dalle varie richieste che mi sono state fatte attraverso Instagram.
Tra un prodotto a basso contenuto di zuccheri (vi ricordo che su 100gr devono essere INFERIORI ai 2g o, al massimo, tra i 2 ed i 10gr) ed un prodotto contenente farina integrale o cereali ed una bassa quota di zuccheri, è sicuramente migliore il secondo.
Perchè? Perchè contenendo prodotti integrali o cereali (quindi carboidrati non raffinati), ha un indice insulinemico più basso e come tale alza meno la glicemia, sazia più a lungo e ci aiuta a stare meglio ed a perdere peso.
L’altro prodotto, a basso contenuto di zuccheri ma senza ingredenti integrali o non raffinati, può essere tranquillamente consumato, ma con la coscienza che potrà indurre un maggiore innalzamento della glicemia e quindi avere un effetto dimagrante inferiore e saziare per meno tempo.
Se invece questo prodotto dovesse contenere un tipo di zucchero tra quelli sconsigliati (tipo fruttosio o sciroppi vari), per quanto abbia una quota di zuccheri adeguata, sarà bene limitarne il consumo, perchè sono zuccheri che favoriscono il picco insulinico (il fruttosio invece alza anche il colesterolo…intendo il fruttosio di sintesi e non il fruttosio che trovate nella frutta).
Infine, occhio ai prodotti con una minor quota di grassi o quelli light.
I prodotti con MENO GRASSI nascondono spesso delle insidie. Avete mai provato a guardare la loro tabella nutrizionale e l’elenco degli ingredienti? Bene, fatelo e scoprirete che CONTENGONO PIU’ ZUCCHERI per dare quel sapore che la riduzione di grassi ha tolto.
E quelli LIGHT? Beh, in questo caso CONTENGONO PIU’ GRASSI E ZUCCHERO CHIMICO. Se i grassi non sono saturi, posso anche consumarlo, ma se è arricchito di zucchero chimico, è bene che io ne limiti il consumo perchè questo tipo di zucchero può aumentare la dipendenza da zuccheri, qualora io ne soffrissi.
Perchè? Perchè il nostro cervello non distingue tra zucchero da tavola e zucchero chimico, lui avverte solo una sensazione di dolce, di cui lui è ghiotto. Quindi, se avete una dipendenza da dolce, fate attenzione. Piuttosto usate la stevia!
Credo che dopo questo post avrete ancora più domande da farmi…nel caso contattatemi via mail oppure su Instagram!