Fili Pari: il marmo da indossare

Avete mai pensato di indossare un capo realizzato con un materiale freddo e pesante come il marmo? Grazie a Fili Pari , brand innovativo e originale oggi si può.

Un progetto nato da Francesca Pievani e Alice Zantedeschi , due giovani creative che insieme hanno dato vita ad un progetto unico nel suo genere.

Le due fondatrici dopo qualche anno di esperienza separate decidono di iniziare un proprio percorso con il brand Fili Pari, un marchio che nasce dal desiderio di sviluppare e promuovere la costante ricerca di materiali e di fibre, rielaborando il concetto tradizionale di moda e styling.  Il nome rappresenta  l’anagramma di Fripi e Ali, le due fondatrici: un riferimento immediato al filo, al mondo tessile, alla visione d’insieme che caratterizza il marchio.

Oggi Fili Pari seleziona i migliori marmi del territorio italiano per realizzare capi ad alto valore innovativo, coniugando la capacità artigianale, lo stile e la ricerca che contraddistinguono la nostra Penisola. La collezione è formata da quattro modelli di capispalla no season, caratterizzati da linee pulite, manifattura artigianale e materiali innovativi, che esprimono una forte cura del dettaglio sia tecnica che stilistica. Le varianti colore sono l’espressione del marmo che contengono: grigio antracite per il Marmo Nero Ebano, salmone brillante per il Rosso Verona, ed il Marmo Giallo Mori, che dona ai capi un colore beige.

Ho scambiato due chiacchiere con le fondatrici del progetto  per farci raccontare la loro esperienza e per scoprire qualcosa in più su queste bellissime menti creative.

1. Qual’è la parte che preferite del vostro lavoro?

L’obiettivo del nostro lavoro  è quello di raccontare nuove storie ed atmosfere dal sapore innovativo ed emozionale introducendo ricerca, progetto e creatività. Una delle parti del nostro lavoro che ci affascina e coinvolge in modo particolare è appunto la fase creativa e la progettazione dei nostri capi, in cui abbiamo modo di esprimere la nostra interpretazione del concetto di abbigliamento.

 

2. In che modo si è evoluta la vostra idea?

L’idea di rendere il marmo indossabile nasce con la tesi di laurea magistrale presso il Politecnico di Milano,  Facoltà di Design per il Sistema Moda, attraverso la volontà di creare un legame tra il territorio di Verona e l’industria della moda. Il marmo è un elemento naturale, l’eccellenza del made in Italy, che comunica il territorio, la sua storia e le sue evoluzioni e rappresenta il forte ma poco riconosciuto distretto industriale veronese. La continua sperimentazione e la voglia di creare un legame tra origini ed innovazioni ha dato vita a Veromarmo, una membrana brevettata contenente la polvere di marmo.

Il legame tra origini, territorio e innovazioni è per noi un focus importante e rappresenta una sfida in cui possiamo sperimentare ed esprimere nuove interpretazioni del materiale.

 

3. Alice e Francesca siete le fondatrici di Fili Pari. Come vi siete conosciute? Cosa vi accomuna e come avete fatto a concretizzare il vostro sogno?

Ci siamo conosciute tra i banchi universitari del Politecnico di Milano, in cui io e la mia socia Alice frequentavamo la Laurea specialistica in Design per il Sistema Moda.  Dopo alcune esperienze lavorative per altri brand e studi di progettazione, abbiamo deciso di dedicarci a tempo pieno ad un progetto tutto nostro, disegnando e mettendo in produzione una linea di giacche impermeabili realizzate in Veromarmo.

 

4. Qual’è il modello più richiesto della vostra collezione?

La collezione Fili Pari è composta da quattro modelli di giacche femminili no season, in tre varianti colore, ed unisce uno stile minimale e ironico ad una forte cura del dettaglio sia tecnica che stilistica: linee pulite ed essenziali, cuciture a mano dal sapore sartoriale e attenzione ai particolari rendono ogni capo unico.

Il nostro Best Seller è NINA, uno dei modelli a cui siamo più affezionate ed il primissimo che abbiamo disegnato e messo in produzione. Questo modello viene molto apprezzato perché rivisita il concetto tradizionale del classico impermeabile, mescolando innovazione, performance tecniche ed uno stile ironico e femminile.

 

5. Come avete fatto a rendere il marmo un materiale “indossabile?

La membrana brevettata Veromarmo si realizza a partire dalla polvere di marmo, che viene miscelata insieme ad uno speciale composito per ottenere un sottile microfilm. Successivamente il microfilm viene accoppiato ad un tessuto, sia esso una lana, un cotone, un neoprene  o qualsiasi altra tipologia di tessuto, in base alle necessità. Il risultato è una membrana impermeabile, traspirante, anti vento, ritardante di fiamma e resistente all’abrasione. La particolarità di questo materiale è proprio la possibilità di indossare il marmo, stravolgere l’idea classica della pietra da fredda, pesante e statica verso uno scenario completamente diverso che la vede morbida, calda e leggera. La tipologia di marmo utilizzato determina il colore di base del capo, e dona una mano morbida e piacevole, data dalla presenza del carbonato di calcio che compone la pietra.

 
 

6. Quali sono i vostri progetti per il futuro?

 

Prossimamente parteciperemo alla fiera White che si svolgerà dal 23 al 26 Febbraio a Milano, in cui presenteremo la nuova collezione FW 18/19. Parallelamente stiamo lavorando per rafforzare la Brand Identity del marchio e creare basi solide grazie alle quali poter crescere in modo duraturo nel tempo. Abbiamo intenzione di potenziare la rete di vendita internazionale e nazionale ed al tempo stesso implementare l’attività di co-branding, rafforzando le collaborazioni sia nel settore fashion che nel settore interior. Ci piacerebbe inoltre cominciare a promuovere la membrana brevettata Veromarmo anche in altri settori: la versatilità del materiale e le sue alte performance tecniche lo rendono ideale a svariati utilizzi.

 

About Teodora Lombisani

Sono Teodora alias Tea, questo è il mio blog: un vero e proprio luogo dove scoprire e conoscere tutto ciò che mi appassiona. Mi sono da sempre ispirata ad uno stile di vita semplice cercando la felicità nella piccole cose.

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